L'Alleanza del Nord: Assassini violatori di diritti umani"
I Talebani medievali sono stati fatti a pezzi in pochi giorni di bombardamenti da parte degli Stati Uniti, i quali fino a pochi anni fa erano "impegnati" con gli stessi Talebani. Questa fine ignominiosa arriva nonostante tutte le bugie ed i vanti dei Talebani e i roboanti fatwa di Mullah Omar e di Osama per continuare la jihad fino alla fine. Una fine meritata anche grazie al disgusto e la repulsione che i talebani sono riusciti a raccogliere in Afghanistan e in tutto il mondo. I talebani, come i loro odiosi fratelli Golboddini dell'Hezb-e-Islami prima di loro, hanno ritenuto opportuno - alla fine della loro vergognosa carriera - radersi le barbe e i baffi, buttare via i turbanti, calare le braghe larghe e scappare come topi per salvarsi. Questa è la fine di tutti i carnefici della storia che tiranneggiano sul popolo sotto la maschera della religione, delle tradizioni e dell'etnicità.
A Kabul e altrove c'è chi ritiene che invece di ammazzare Mullah Omar e Mr Osama bin Laden sarebbe più giusto accomodarli in gabbie costruite appositamente finché non deperiscono, e esporli in tutto il mondo come esempio per tutti i fondamentalisti islamici e non-islamici che nutrono sogni di costruire e di gestire regimi carcerari clerico-fascisti per interi popoli.
L'eliminazione ignominiosa degli analfabeti e ignoranti talebani dovrebbe essere innanzitutto uno smacco per i loro ideologi, ad esempio i Signori Isshaq Negargar, Dr. Khalilullah Hashimian, Nabi Mesdaq ecc. che hanno scritto e gridato fino all'inverosimile in difesa dei talebani e ciò che rappresentavano. Se questi apologisti e agenti dei talebani non hanno il senso dell'onore che li porta a suicidarsi o a rinunciare alla possibilità di risiedere nell'Occidente "infedele e decadente", dovrebbero almeno avere il buon gusto di consegnarsi alle organizzazioni contro il terrorismo degli Stati Uniti e della Gran Bretagna per spiegare le loro associazioni con i conniventi dell'infamia del 11 settembre. E se la coalizione occidentale anti-terrorismo avesse voluto combattere seriamente contro il fondamentalismo, avrebbe dovuto scovare tutti questi "cervelli" e ideologi piccoli e grandi dei talebani e di Al-Qaeda dalle loro tane nei vari paesi occidentali, metterli su un aereo e mandarli ai covi di Mullah Omar e Osama per consolare e guidare i loro eroi locali, arabi e pakistani, nel momento della verità della loro "jihad contro gli infedeli".
L'Associazione Rivoluzionaria delle Donne dell'Afghanistan (RAWA) sperava molto quest'anno di poter festeggiare la Giornata Internazionale dei Diritti Umani in Afghanistan. Ma la ricomparsa dei criminali dell'Alleanza del Nord che dipendono dalle armi americane ha distrutto tali speranze. Bisogna ricordare gli anni 1992-1996 quando l'Alleanza del Nord aveva il potere in Afghanistan, quando l'esecrabile banda di Golbodin Hekmatyar (Hezb-i-Islami) ridusse a macerie Kabul con l'indiscriminato bombardamento e il lancio dei missili quotidiani; quando l'infame banda Mazari-Khalili (Wahdat-i-Islami) cavava gli occhi ai non-Hazaras; quando la vile banda Sayyaf (Ittehad-i-Islami) piantava chiodi lunghi 10 cm nelle teste degli Hazara e li bruciava vivi in contenitori di metallo; quando la perfida banda Rabbani-Massoud (Jamiat-i-Islami e Shorai Nazar) massacrava gli abitanti di Afshar e delle altre zone residenziali di Kabul e assolveva i peggiori assassini, stupratori e saccheggiatori della storia in termini delle barbarità e delle infamie perpetrate contro innumerevoli donne e bambini innocenti e indifesi. L'Alleanza del Nord dovrebbe sapere che le ferite che hanno inflitto contro il popolo afghano durante gli anni di sangue e infamia del dominio jihadi sono troppo aperte, troppo dolorose per credere alla nuova immagine dell'Alleanza convertitasi alla democrazia e ai diritti umani; questo è un ulteriore insulto al popolo che ha sofferto tanto nelle loro mani. Tale immagine e i discorsi sulla "democrazia" e "diritti delle donne" non possono lavare via o nascondere la loro innata natura fondamentalista e terrorista.
Una madre ancora in lutto, raggrinzita da anni di sofferenza e dolore ha visto l'aspetto curato e elegante di certi capi jihadi alla TV e ha commentato: "Vedo il sangue dei miei figli sulla giacca e cravatta di questi capi dell'Alleanza del Nord". Così è la reazione viscerale della stragrande maggioranza del nostro popolo sofferente.
Tutto il mondo deve conoscere i criminali dell'Alleanza del Nord. Sono coloro che definirono concetti blasfemi e eretici la democrazia e le elezioni. Sono color che, dopo aver usurpato il potere del regime fantoccio di Najib e prima di compiere qualsiasi azione significativa per ripristinare la pace e il benessere del disgraziato popolo afghano, riversarono la loro furia religiosa contro le donne proclamando, in una dichiarazione congiunta di tutti i partiti jihadi, l'obbligatorio velarsi delle donne.
Tutto il mondo deve sapere che, ancora molto tempo prima dei talebani, Mr. Mullah Younis Khalis (un confederato dei vittoriosi jihadi) distrusse la statua di Buddha a Bamiyan, sparando con l'artiglieria. Tutto il mondo deve sapere che in tema di stupri di bambine e donne da 7 a 70 anni, i talebani non fanno concorrenza a quelli dell'Alleanza del Nord.
Tutto il mondo deve sapere che, per rispondere ai numerosi massacri, al saccheggio dei beni nazionali e delle ricchezze archeologiche, all'estorsione di vaste somme di denaro da gente indifesa e ad altri crimini e atrocità troppo numerosi da elencare qui, i capi dell'Alleanza del Nord meritano soltanto di sedere sotto accusa nei tribunali internazionali accanto ad altri criminali di guerra e non al timone di un governo per l'Afghanistan.
Grazie alla presenza di fondamentalisti irriducibili al summit a Bonn - in particolare dell'arcicriminale Homayoun Jarir, il cui maestro Golbodin da poco si è alleato con i talebani- RAWA da subito ha guardato con sospetto la combriccola di Bonn. La composizione del governo ad interim, che comprende vampiri jihadi e due donne, di cui una è capo del partito mercenario criminale Hezb-i-Wahdat e l'altra conosciuta come traditrice dei parchami, dimostra che purtroppo le Nazioni Unite sono fallite nel compito di aiutare il nostro popolo a liberarsi dei rimasugli rancidi dei malvagi dell'Alleanza del Nord. Le Nazioni Unite devono sapere che, anche se tutti i posti nel consiglio del governo fossero occupati da donne del genere, non potrebbero mai essere considerate dalle donne afghane simboli di libertà e di liberazione dall'oppressione.
Nel passato i capi jihadi promettevano solennemente sull'"onore", giuravano sul Corano nel cuore dei luoghi più sacri -la Mecca and Madina- davanti ai loro maestri pakistani, iraniani e arabi, di desistere dallo spargimento di sangue. Naturalmente rompevano la promessa prima che si asciugasse l'inchiostro. Le Nazioni Unite credono davvero che chi è capace di tale perfidia possa onorare delle firme scritte su un pezzo di carta a Bonn? Le Nazioni Unite non capiscono che questi signori della guerra che si sono già svenduti non avranno nessuno scrupolo a rivendersi a prezzo basso a potenze nuove e vecchie che cercano di procurarsi il controllo, e di conseguenza inviteranno ancora ad interferire i loro maestri stranieri nel caso che le loro personali ambizioni squallide e provinciali vengano compromessi?
Questi malvagi arricchiti hanno una sete insaziabile di potere e di prestigio, indipendentemente dal prezzo; ed è per questo che non possono che cospirare gli uni contro gli altri e tagliarsi la gola a vicenda. Le Nazioni Unite non capiscono che ai membri dell'Alleanza del Nord non si possono affidare miliardi di dollari da gestire per la ricostruzione e la riabilitazione dell'Afghanistan? Non una ma dieci volte hanno saccheggiato convogli di aiuti dell'ONU, e nientemeno che Mahmoud Mistry, l'allora rappresentante del Segretario generale dell'ONU, li ha chiamati giustamente "bande di banditi".
RAWA ancora una volta segnala alle Nazioni Unite e alla comunità internazionale che un ritardo nel mandare in Afghanistan forze ONU per il mantenimento della pace lascerà aperta la via ai bagni inevitabili di sangue e alla ripetizione degli orrori e delle atrocità senza precedenti degli anni 1992-1996. Le liti attuali tra le bande di Dostum e di Hezb-i-Wahdat non saranno limitati a Mazar-i-Sharif. Se per le Nazioni Unite l'indipendenza, l'unità e la democratizzazione dell'Afghanistan sono importanti, devono togliere qualisiasi sostegno all'Alleanza del Nord e condannare e punire subito qualsiasi paese che tenta di fornire soldi o armi a questi assassini.
Soltanto allora un governo privo di contaminazione terrorista e fondamentalista, basato sui valori della democrazia, si potrà istallare in Afghanistan per ripristinare la pace e la stabilità di questo paese disgraziato e per affrontare seriamente la sua ricostruzione.
La semplice fine del tormento e dell'umiliazione del burqa non è assolutamente indice dell'ottenimento dei diritti e delle libertà delle donne. L'Associazione Rivoluzionaria delle Donne dell'Afghanistan, l'unica organizzazione femminista anti-fondamentalista dell'Afghanistan, crede che solo con un governo laico e democratico in Afghanistan le donne afghane potranno liberarsi del peso di secoli di oppressione e stare fieramente a testa alta accanto agli uomini.
La nostra patria distrutta, parata a lutto senza fine, sfuggì agli artigli della criminalità dei talebani, per trovarsi poi nella trappola mortale degli assassini jihadi; una trappola mortale che sfugge alle definizioni e alla descrizione, se non nelle parole potenti e gloriose di Ahmad Shamlu. RAWA, accanto al popolo afghano, non cesserà mai di lottare per liberarsi da questa trappola mortale.
Nella trappola mortale
Sentono il tuo respiro
Guai se hai detto "Ti voglio bene".
Sentono il tuo cuore.
Questi sono tempi strani, tesoro…
E flagellano
l'amore
al blocco stradale.
E' meglio che nascondiamo l'amore nell'armadio…
In questa contorta trappola mortale e nel freddo attorcigliato,
nutrono il fuoco
con la legna del canto e della poesia.
Non rischiare un pensiero.
Questi sono tempi strani, tesoro…
Colui che bussa a mezzanotte
è venuto ad ammazzare la luce.
E' meglio che ci nascondiamo nell'armadio…
Quelli là sono macellai
posizionati agli incroci delle strade
con clave e mannaie insanguinate.
Questi sono tempi strani, tesoro…
E recidono il sorriso dalle labbra
e i canti dalla bocca
E' meglio che nascondiamo la gioia nell'armadio…
I canarini alla griglia
su un fuoco di gigli e gelsomino,
Questi sono tempi strani, tesoro…
Satana, ubriaco di vittoria
Siede al nostro banchetto funebre.
E' meglio che nascondiamo Dio nell'armadio…
L'Associazione Rivluzionaria delle Donne dell'Afghanistan (RAWA)
Dicembre 10, 2001